eMates – come innovare la lingua L2 con focus su amministrazione digitale

emates apprendimento linguistico e-government

L’insegnamento della lingua italiana è uno strumento fondamentale per favorire l’inclusione sociale e lavorativa degli adulti stranieri in Italia. Tuttavia, l’apprendimento della lingua, di per sé elemento cruciale per l’integrazione, non è sufficiente se non viene integrato con elementi civici e di digitalizzazione, soprattutto a seguito di una progressiva espansione dei servizi della pubblica amministrazione online. Pratiche online, portali pubblici, servizi digitali diventano indispensabili per la vita quotidiana, specialmente perché la maggior parte di tali strumenti sono talmente trasversali che l’impossibilità di usarli vuol dire di fatto non accedere a sovvenzioni, agevolazioni, o concorrere nell’invio di documenti.

Il progetto eMATES nasce proprio per rispondere a questa sfida, con l’obiettivo di innovare la didattica L2 e accompagnare gli adulti stranieri verso una piena autonomia digitale. Finanziato dal programma Erasmus+, eMATES riunisce organizzazioni e centri di formazione da Italia, Spagna, Germania, Grecia e Polonia che fanno dell’insegnamento della lingua straniera una delle attività principali.

In tal senso, la sfida che il progetto eMATES pone sta da un lato nell’incoraggiare gli adulti stranieri nel prendere confidenza sia con la lingua che con il digitale, e dall’altra, accompagnare gli insegnanti o i volontari L2 nell’integrare nei propri corsi anche competenze legate all’e-government. Si pensi, ad esempio, alla prenotazione delle visite mediche, l’accesso al fascicolo elettroniche, le domande di sussidi, bonus, iscrizioni a scuola ecc.

Con un approccio pratico e partecipativo, eMATES co-progetta strategie didattiche insieme ai docenti, in modo che i corsi diventino luoghi dove la lingua si impara facendo — affrontando situazioni concrete che i migranti incontrano nella vita reale.

Oltre a materiali didattici pronti all’uso e a un manuale su come insegnare la lingua in modo inclusivo, il progetto ha sviluppato un laboratorio linguistico online. Qui gli studenti possono esercitarsi in autonomia su scenari digitali realistici, simulare procedure amministrative e consolidare le proprie competenze linguistiche e digitali allo stesso tempo.

L’impatto è duplice: da un lato, gli educatori acquisiscono nuove competenze per rispondere alle sfide attuali e future; dall’altro, i migranti adulti diventano più consapevoli e capaci di partecipare attivamente alla vita civica e amministrativa del paese che li accoglie.

Da ormai tre anni, le associazioni Collettivo Primo Contatto e Polygonal sono in prima linea per una scuola d’italiano per stranieri senza barriere (non è necessario, cioè, esibire documenti), gratuita e mirata all’acquisizione di competenze di cittadinanza. La scuola Madrasa, il nome del corso di italiano gratuito L2, si tiene nella biblioteca di Cori, è un vero e proprio laboratorio sociale. Il corso prevede esami periodici all’interno del quadro CEDIS per cui Collettivo Primo Contatto è accreditato, una condizione fondamentale per il riconoscimento ufficiale dei corsi così svolti funzionali alla certificazione linguistica, per il rilascio dei permessi di soggiorno e della cittadinanza italiana.

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