Il divario digitale tra gli adulti in Europa è una realtà molto sfumata e merita una discussione fondamentale, soprattutto in termini di interazione con pubblica amministrazione.
Per divario digitale, ormai, non si intende più l’accesso a Internet o l’avere a portata strumenti digitali (telefoni, computer, tablet). Il cosiddetto ‘digital divide’ è un concetto che fa invece riferimento alla capacità dei cittadini di sapersi muovere su una miriade di piattaforme online della pubblica amministrazione. In altre parole, saper utilizzare degli strumenti online messi a disposizione per poter pagare le bollette, consultare i risultati di salute, controllare il livello di contributi ecc
In tal senso, la letteratura da riferimento a due tipi di divario digitale, ovvero divario digitale di secondo e terzo livello. Il divario di secondo livello è legato alla capacità di poter usare le piattaforme online e di saper interagire con le stesse, mentre il divario di terzo livello è legato ai vantaggi materiali che gli stessi utenti con capacità ottengono rispetto a chi non ha le competenze per usare il digital divide.
Il divario digitale è una realtà imponente in Europa, soprattutto verso l’amministrazione online. Infatti, c’è un vasto sentimento diffuso di diffidenza, di mancanza di comprensione degli strumenti e di mancata armonizzazione in Europa. In verità, ci sono una serie di documenti fondamentali da visionare, come “Un’Europa adatta all’era tecnologica“, oppure, le azioni intraprese dalla presidenza estone in Europa proprio sull’uso degli strumenti di egovernment.
Per questo, abbiamo sviluppato un nuovo concetto, supportato dal programma Erasmus plus, chiamato “DigEqual“, ovvero un progetto che vuole rendere l’uso dell’amministrazione digitale più chiaro e intuitivo per gli adulti coinvolti.
Per farlo, abbiamo elaborato un questionario, sia verso formatori che verso adulti, in modo da avere un’immagine più raffinata, soprattutto capire quali siano le attuali lacune e mancanze, e come poter costruire una strategia compiuta.
Nel questionario, infatti, non analizziamo la capacità meramente ‘tecnica’, ma soprattutto gli aspetti che influenzano la mancanza di uso dell’egovernment, rispetto all’uso dei servizi manuali. Vari aspetti, possiamo già dirlo, contribuiscono: aspetti sociali, economici e, soprattutto, di formazione.
Partecipate al questionario!
